Scopriamo direttamente dalla voce del Lead UX Designer Michele Fasano le caratteristiche di una figura poco nota al pubblico, ma fondamentale nella realizzazione di un progetto digital di successo.
Il tuo è un ruolo che pochi conoscono al di fuori del settore.
Raccontaci con semplicità che quello che fai esattamente… una specie di guida per dummies allo UX design.
Lo UX Designer è una di quelle figure “moderne” che quando ti chiedono “Che lavoro fai?”, di solito si risponde in maniera sbrigativa, oppure si finisce per annoiare l’altra persona con tecnicismi poco interessanti.
Nel primo caso ci si ritrova a semplificare dicendo erroneamente “il grafico”, “il Web Designer”, oppure “Disegno interfacce, siti web, app, ecc”, e così ci si ritrova davanti qualcuno che ne approfitta… “allora mi potresti fare un logo?”, o magari, “riusciresti a dare una rinfrescata al mio sito personale?”.
In realtà lo UX Designer è molto più di questo: si tratta di un lavoro complesso e variegato, che raccoglie al suo interno molte altre competenze trasversali.
Lo UX Design è quel processo che si occupa di aumentare la soddisfazione del cliente, migliorando l’usabilità, la facilità e la piacevolezza dell’esperienza di interazione con il prodotto.
Cioè cosa fa in concreto?
Proviamo ad andare per gradi.
Lo UX Designer si occupa degli utenti. Di utenti che si interfacciano con un prodotto (nello specifico digitale). Un prodotto di un’azienda.
Quindi, riassumendo, lo UX Designer si occupa degli utenti di un’azienda e di come questi interagiscono con i suoi prodotti.
… E come lo fa?
Il suo lavoro, come lo fa e gli strumenti che utilizza, si può secondo me suddividere in tre fasi principali:
- Osservazione, analisi e comprensione.
- Definizione e progettazione.
- Disegno e prototipazione.
Andando più nel dettaglio, nella prima fase si occupa di ricerche comportamentali (intervistando gli utenti e facendo user-test), di analisi della situazione attuale (nel caso di un prodotto già esistente come questo viene utilizzato), e dei competitor (analizzando attraverso benchmark e test come gli utenti utilizzano prodotti simili).
Nella seconda fase si occupa della progettazione, partendo dai dati e risultati ricevuti dalla prima fase di analisi, crea le cosiddette personas, gli scenari d’uso e le journey dell’utente per poi andare a creare l’architettura dell’informazione con cui sarà strutturato il prodotto.
Qui si è praticamente già nella terza fase, quella più creativa e probabilmente la più conosciuta. La fase di creazione dei wireframe, che sono degli sketch di quello che diventerà il prodotto effettivo, e infine della realizzazione di prototipi interattivi.
Da qui in poi, si passa tutto al team di UI Design che finalizzerà la progettazione fatta.
… Sembra tutto sommato un processo abbastanza lineare.
Sembra… perché poi nella realtà non è tutto così semplice. Gli UI Designer intervengono molto prima nei ragionamenti e nelle analisi per dare il loro contributo e la collaborazione tra UX e UI continua per tutto il processo.
In concreto, test e analisi vengono fatti nuovamente ad ogni fase, a volte anche ripetutamente, finché non si raggiunge il risultato prefissato.
Ricerca, analisi, progettazione, design, sviluppo… ogni fase è incastrata con le altre e insieme formano un loop circolare che se necessario può tornare indietro di uno step o persino all’inizio dell’intero ciclo di progettazione, il tutto sempre per arrivare al risultato più soddisfacente per tutti.
Come sei arrivato a fare questo lavoro? Qual è la tua formazione?
La mia formazione è partita dalla passione per la grafica e il visual design come per tanti designer, soprattutto della generazione anni ’80, passando per studi di web design e dallo sviluppo front-end, dal multimedia e dalle tecnologie, arrivando poi al mondo del web mobile e delle app…
Il lavoro è cambiato nel tempo, sia nei nomi che nelle mansioni effettive. Inizialmente tutti facevamo un po’ di tutto, ma per fortuna nel tempo ci si è specializzati, ognuno in quello che trovava più congeniale per le sue caratteristiche.
Io ho sempre fatto sia UX che UI, ma nel tempo ho capito che ero più portato per la parte di analisi, di progettazione e studio dell’interazione. È stato un percorso naturale a cui sono arrivato gradualmente e accumulando esperienza anche in altre competenze collegate e trasversali.
Credo che più o meno tutti gli UX Designer che hanno iniziato 10-15 anni fa abbiano seguito percorsi simili. Non a caso è un campo multidisciplinare dove tutti provengono da background eterogenei, come web design, visual design, programmazione, interaction design, psicologia, ecc…
UX e UI: come replichi a chi ti dice “sono più o meno la stessa cosa…”?
Sono due anime dello stesso mondo e dello stesso processo. Di sicuro una cosa non può vivere senza l’altra e viceversa. In un processo di progettazione gli UX e gli UI Designer collaborano a strettissimo contatto, a volte intersecandosi tra loro e lavorando sempre per uno scopo comune. Entrambi lavorano per migliorare l’interazione che l’utente avrà con il prodotto finale.
Bisogna diffidare da chi dice che l’estetica non è importante se un prodotto è usabile. Una buona presentazione visiva consente all’utente di capire più rapidamente cosa sta vedendo, ne agevola la scansione visiva, la lettura e la comprensione delle azioni richieste.
Alcuni studi dimostrano persino che i prodotti più attraenti visivamente vengono percepiti dal consumatore come meglio funzionanti.
Come si svolge il processo di UX Design? Quanto è importante da 1 a 10 nella riuscita del progetto?
Il processo di UX Design si inserisce tra la fase iniziale di analisi e di ricerca e quella finale di UI Design e prototyping. Nelle migliori aziende gli UX Designer entrano in gioco dalle prime fasi di ideazione, prima ancora dell’analisi e della ricerca, quando si discute con tutti gli stakeholder del prodotto, fino alle fasi finali di sviluppo, rilascio ed enhancement a supporto dei developer, e per successivi “giri” di analisi e user-test per continuare a migliorare il prodotto.
Quanto sono utili per il tuo lavoro i test che svolgete nel Lab?
Non sono utili, sono FONDAMENTALI! Gli user-test sono la base della nostra progettazione in tutte le casistiche.
Sia quando dobbiamo creare un nuovo prodotto, sia quando dobbiamo migliorare un prodotto esistente, ci aiutano ad analizzare la situazione per capire dove si può migliorare l’experience che l’utente ha con quel prodotto.
Anche in fase finale, a prodotto finito o a riprogettazione finita, il Lab risulta prezioso per andare a verificare la soddisfazione degli utenti e per poter monitorare e perfezionare il prodotto.